Sono ceramista, lavoro sia a mano libera che al tornio. Realizzo forme da pezzi di terra.
Sono entrata nel mondo dell’argilla e della ceramica a trent’anni. Un giorno, alla scuola d’arte che frequentavo, l’insegnante ci presentò con un pezzo d’argilla e una modella nuda davanti e poi ci disse: “Scolpite”. Non avevo idea da dove iniziare ma per qualche motivo le mie mani lo sapevano. Dal quel momento in poi, ho smesso di fare qualsiasi altra cosa artistica e mi sono dedicata esclusivamente allo studio dell’argilla.
Dal quel momento in poi, ho smesso di fare qualsiasi altra cosa artistica e mi sono dedicata esclusivamente allo studio dell’argilla.
Il modo in cui si lascia plasmare e si ricorda delle forme che l’hanno toccata, la sua malleabilità quando si fanno errori, tutti i misteri e le magie che succedono quando viene cotta e si trasforma in ceramica.
In quel periodo vivevo nel Nord della California ed è là che ho fatto un apprendistato di sei anni con la scultrice e ceramista Deborah Bridges.